L'associazione culturale Voci e Scrittura
Poesia dialettale e tradizioni d'Abruzzo
Nel febbraio 2003 la dr.ssa Maria Luisa De Matteis, allora Direttrice dell’Agenzia Promozione Culturale di Sulmona, convocò un gruppo di donne con interessi artistico letterari (una pittrice, registe teatrali, scrittrici di prosa e poesia in lingua e in dialetto) per realizzare insieme un evento (Voci di donna) da tenersi nella sede dell’Agenzia a marzo in occasione della festa della donna.
L’evento ebbe luogo con successo il 13 marzo.
In seguito il gruppo, invece di sciogliersi, dette vita a un’Associazione aperta anche a uomini con analoghi interessi e che si chiamò Voci e Scrittura.
Presto la neonata Associazione si rese conto della necessità di una guida carismatica, che proponesse e discutesse gli argomenti da svolgere e coordinasse le varie anime del gruppo. Il compito fu accettato insperatamente da Vittorio Monaco, professore e preside, letterato, poeta e antropologo, che lo ha svolto con sapienza e pazienza per quasi sette anni.
L’Associazione decise allora di pubblicare i propri lavori in Quaderni Peligni semestrali a cura di Vittorio Monaco e Concettina Falcone, che partendo dai modesti fascicoli iniziali assunsero man mano l’attuale veste tipografica, arricchendosi di piccole antologie e spigolature poetiche, inerenti al tema prescelto, di scrittori e poeti illustri in lingua e dialetto.
Intanto i soci, partecipando agli incontri settimanali col Professore e abituandosi alla discussione e al confronto, riuscivano a crescere e a dare il meglio di sé, tanto che Monaco accettò di partecipare nobilitando il Quaderno coi suoi saggi antropologici e le sue poesie. La morte del Professore, avvenuta il 4 settembre 2009, ha interrotto una delle più fortunate ed entusiasmanti esperienze che possano capitare a dilettanti con aspirazioni artistiche quali, salvo qualche eccezione, sono i componenti di Voci e Scrittura.
Il vuoto lasciato dal prof. Monaco è incolmabile e il futuro non sarà facile, ma ferma è la volontà di non vanificare quanto in questi sette anni è stato costruito da Vittorio Monaco e dall’Associazione.